Ce l'ha fatta sudare questa seconda puntata di Linee Parallele, il buon vecchio Giampo.
Ma vale sempre la pena aspettarlo per leggere!
"Salve gente, rieccomi qua!
Dopo un po’ di assenza causa viaggi spazio temporali, vortici
opticalcaleidoscopici, e Psychout Festival... eccomi tornato!
Bene! Risintoniziamo le
nostre onde cerebrali sulle frequenze di Linee Parallele.
Torino 1968/69, le Eagles
of Lucento iniziano ad essere più numerose, nella piazza di
ritrovo della zona vi era e vi è ancora una chiesa, e come in quasi
tutte le chiese principali vi è annesso l’oratorio, in cui, ai tempi, c'era anche il cinema.
Bruno, il proiezionista, essendo
amico delle Aquile e con la passione per il cinema, propone ai
ragazzi di girare un film…
“Si! Perche non facciamo un film
stile Violence (ovvero Born Losers)”
Le Aquile non se lo sono
fatto dire due volte e Bruno Boschetto, con la sua cinepresa, in super8, inizia le riprese de “I FIORI DEL MALE”.
Il film ha una trama molto
semplice: la banda si ritrova ed aspetta il capo Chissum,
scorribande in moto, e rivalità tra i due capi delle bande dove gli stessi si picchiano, uno muore e l’amico per vendicarsi uccide
l’altro... insomma, muoiono quasi tutti.
La particolarità di questo
film é che fa vedere Torino all’alba, dettagli su fabbriche, periferia e natura: riprese al macro in super 8 di fiori, insetti,
ragni che avvolgono la loro preda, api sul fiore piene di polline…
la natura è sempre presente come loro, i ragazzi, che arrivano dalla
periferia con motociclette completamente modificate ed auto-costruite
inventandosi manubri, sissy-bar, prendendo spunto dai film americani
di motociclette o da qualche rivista scandalistica dove si parlava
delle bande di motociclisti in America.
Questo film ha delle
riprese con dettagli alla Kenneth Anger, e le Aquile, nella loro
spontaneità, ricordano un po' i film di Pierpaolo Pasolini... ma con le
moto!
Per i tempi Bruno Boschetto era molto avanti e molto
underground, chiaramente facendo il tutto con pochi soldi a disposizione. Ora
con un telefono puoi fare delle riprese abbastanza discrete ma all'epoca, con il
super8, non era proprio così. Per fare una cosa decente dovevi essere
capace, e se sbagliavi, buttavi via la pellicola.
Le pellicole, anche se
erano molto usate ai tempi, non erano proprio così accessibili.
Una
pellicola Ferrania in bianco e nero costava 1000 lire e la Kodak a
colori costava il doppio, chiaramente per soli 2 minuti di riprese.
Bruno
Boschetto, oltre a I FIORI DEL MALE, fece altri film indipendenti, uno
dal titolo NESSUNO TORNA INDIETRO.
Bruno racconta che “Era la storia di una
spedizione in Africa: uno del giro l’avevamo dipinto di nero per
fare l’abitante del luogo!
L’ultimo film, dopo quello delle
Aquile, fu UNA STORIA DA RACCONTARE, girato tra il 1969/70 e come
attori avevo usato anche amici delle Aquile, e quelli del giro della
piazza. Era una storia di ragazzi che si drogavano e di
prostituzione... una cosa cosi era un po' azzardata per quegli anni in
Italia, solo il grande Pasolini faceva delle cose simili... nei miei
film c’erano molti dialoghi che prendevano spunto dai fatti che
leggevo sui giornali e dalle storie di piazza”
I FIORI DEL MALE fu
presentato al festival di Torino “Il Fotogramma d’oro” nel 1970
e vinse il secondo premio.
Un dettaglio da non trascurare è che I
FIORI DEL MALE fu girato nella primavera/estate del 1969. In
Italia EASY RIDER uscì nelle sale il 9 ottobre 1969 e ci volle
ancora un anno prima di vedere qualche Chopper italiano sulle
strade!"
C'è ben poco da aggiungere, cari assetati di vecchie storie selvagge, tranne ribadire quanto sia impressionante il parallelismo con certe situazioni del midwest americano, tipo quelle degli Outlaws MC ed El Forastero MC, che abbiamo ben presenti grazie alle foto di Danny Lyon in "The Bikeriders" ed a tutto l'impagabile materiale fotografico condiviso negli ultimi 10 anni da Tom Fugle sul suo blog e su ChurchofChoppers.
Alcuni spezzoni de I FIORI DEL MALE sono ancora visibili in un mio vecchio post.
Nessun commento:
Posta un commento