venerdì 28 ottobre 2016

Old school.

Nella storia del chopper in bassa California, uno dei nomi memorabili che hanno fatto epoca è quello dei Satan's Slaves.

Gli Slaves erano una vera potenza nell'area di Los Angeles dalla loro fondazione nel 1960, con molti elementi di spicco, che, come dice gente del tempo, avevano una solida reputazione nell'ambiente dei club fuorilegge.

Uno su tutti, Slave Lewie, che era presidente alla metà degli anni settanta, quando quel mondo stava cambiando perchè la "globalizzazione" aveva iniziato a farsi sentire.

I patch-over erano sempre più diffusi, ognuno avrà avuto i suoi buoni motivi per "cambiare squadra" o per scegliere "chi prendere in squadra".

Da un racconto di George Christie, uno senza flat big twin, fu lui a metter gli occhi sugli Slaves per giocare coi colori bianco rossi a Los Angeles e prendere nella sua Ventura l'intera squadra LACO ( Los Angeles County) che aveva un po' troppo il fiato sul collo della Police, per via degli scozzi che animavano il sud Califas, ed era meglio quindi che cambiasse aria.

Ma non son gli scazzi che mi interessano, non son mia competenza... 

Quello che mi affascina sono altri aspetti, tipo che Ventura e la San Fernando Valley partirono in una trentina di moto il 31 dicembre '77, sotto l'acqua, in acido alla volta di Oakland, compreso gli Slaves che non avrebbero cambiato squadra anche se avessero ottenuto l'ok.
Partirono tutti insieme perché erano gli Slaves, il prospect non lo avrebbero fatto a nessuno e che erano i capi di Los Angeles lo sapevano da soli.
Chi non avrebbe cambiato cut-off, sarebbe tornato insieme a tutti, con il diavolo ammanettato all'apehanger ripiegato nelle borse, magari a fine carriera 1% ma comunque in strada, a fianco dei fratelli di sempre, nel rispetto di una scelta capita anche se non condivisa.

Il giorno dopo l'ok fu unanime... George si era saputo muovere bene per aver il consenso degli elementi di spicco che influenzarono il benestare di tutti.

La festa delirò e il telefono non smise mai di suonare tutta la notte per le congratulazioni.

La mattina dopo, mentre in molti continuavano a parrandare, George trovò Slave Dana che si preparava per partire, da solo.

Dana era troppo vecchia scuola, la reputazione non gliela aveva regalata nessuno.

"Dove vai, bro'?" gli chiese George.

"A Monterey."

"Perché a Monterey."

"Perché ai Losers una notizia così gliela dico di persona!"

"Vengo anch'io."



 Slave Dana è quello a sinistra.


1 commento:

Bob Redfordson ha detto...
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