mercoledì 23 gennaio 2019

Il grande Nord.

Con questa espressione, nei vecchi Freeway arancioni degli anni novanta, con cui siam cresciuti molti di noi appassionati di custom, si faceva riferimento alla Svezia,

I chopper svedesi erano quasi su ogni numero ed erano unici.

Ogni volta che trovo materiale, testimonianze di quella cultura chopperistica impareggiabile, la sola visione di quelle linee perfette, di quei canoni così maniacalmente ricorrenti, è un tuffo immediato in quel tipo di sensazioni che provavo.

Più di chiunque altro i vichinghi vestiti in pelle su chopper smisurati, con immancabile borsone laterale da long-trip, trasmettevano l'idea di chi vivesse la cultura custom come vero e proprio stile di vita.

Quegli articoli facevano sognare... poco importava se sotto il culo c'erano le Shadow col drag-bar ed il parafango posteriore spianato, l'importante era metterci le mani, montare un ape-hanger tra amici in garage... e passare i cavi elettrici nel manubrio ci sembrava una cosa da illuminati.
E poi partire in banda con le tende legate alle piastre.

Di tutta la storia si sapeva poco più che una sega ma si sapeva che si voleva quello.
Degli amici di quel tempo, ognuno ha preso poi la sua strada.
Ma del quartetto originario, oggi, siamo ancora tutti in sella.

Nel frattempo, ogni tanto, qualcuno in rete condivide le proprie storie e quando salta fuori il grande nord il giudizio non può che esser il solito di 25 anni fa'... "la Svezia non ha rivali!"


Classic custom con tutto al punto giusto.


Tra bobber e chopper, alla svedese.


Bobber col 21", favoloso.


Strepitoso. Dei Denvers Choppers.


Hotrod Show Stoccolma.


Custom Bike Show. Metà anni 70.


Approved by Motorfreakers!


Sofia Hogs al museo.


Sofia Hogs.


Fatta da uno dei Denvers Choppers.


Poi presa da Choppis dei Plebs.


Hakan arriva a Norrtalje, nel 1974.


L'anno prima che fondasse i Denvers Choppers.

IL RESTO E' STORIA.

(Thanks so much to Cougar for this stuff)

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