venerdì 22 aprile 2016

I mitici - Volume II: Dougie Poo.

Mi garba troppo informarmi su come sono andate le cose.
Catalogare gli stili, collocarli temporalmente e geograficamente, capirne le esigenze che ne dettarono le caratteristiche.

Ma tutto questo è un approccio da posteri.

Lì, in quel tempo, quando tutto iniziò, successe e basta.

Un po' come tutti i fermenti che ci son stati.

Del chopper sappiamo che la madre è stata la California e che, quando tutto è partito, se non era lì, Dougie Poo era senz'altro nelle vicinanze...

Si è imposto nell'immaginario comune alcuni anni fa', quando Life ha condiviso on-line gli scatti al Blackboard Cafè, in sella ad un XLCH da manuale.


Come mi venne detto una volta, era talmente fiero che lo specchietto lo montava centrale per vedersi quanto era fiero! Ahahahahah...



All'epoca di questi scatti, comunque, era già in pista da un bel pezzo.


Eccolo, ben prima, al centro di questa foto con Dean Lanza, sulla sinistra.
Tutti questi mezzi nel puro spirito So. Cal. early sixties erano stati verniciati da Dean Lanza.


Il tipico look "mani in alto" impressionò anche un ragazzo che era arrivato dalla California, e abile con la matita, fece il suo primo disegno a tema biker.

Eh si, proprio lui, Dave Mann, in Hollywood Run ritrasse in primo piano proprio Dougie Poo.


Eccolo, fotografato in questi giorni, per l'immagine retro di copertina di Halfway to Berdoo, in cui lui stesso racconterà un sacco di storie di quegli anni irripetibili.

(pic courtesy of "Straighsatans")

Ehi Dougie... ce l'hai ancora quel vecchio cappello di Rat Fink?
Magari!






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