mercoledì 27 febbraio 2019

Chop, Ride & Party.

Un vero inno alla nostra passione... Choppala, corrici e fai festa.

Questo approccio, anche da noi in Italia, ormai da più di una decina di anni, è significato un ritorno alle origini, spesso legato alla ghisa d'annata, ma non necessariamente, visto che è lo "state of mind" a far la differenza, non l'età o la razza di quel che uno ha sotto le chiappe.

Ne sono seguite molte occasioni di incontro, feste e raduni, dall'atmosfera molto easy ed old school al tempo stesso.

E c'è chi ha deciso di dedicare a questa cultura della strada un'etichetta (2%) ed una pubblicazione annuale.


Beer, in olandese Orso non birra, vecchio fondatore nel 1979 dei Rogues Mc di Opmeer (NL), dal 2017 propone CRP in cui ci sono ritratti di personaggi come Tom Fugle, resoconti di party come quello dei ChopperKings su nel nord della Francia, spaccati su vecchi club americani come Brother Speed o Outsiders che hanno sempre continuato a choppare da una vita ed artisti la cui opera riguarda questo pazzo mondo colorato.





Già nel 1993 col nome di Grizzly, Beer aveva curato la pubblicazione del volume European Choppers, che in molti ricorderanno recensito su uno dei primi numeri di Freeway Magazine Italia.




Chop, Ride & Party è diverso da quello che si vede online in merito a ferri vecchi alla moda.

Racconta la questione con particolare attenzione allo stile di vita che abbracciano tanti appassionati di chopper, dando spazio, per esempio, a stili che qui da noi, oggi, in pochi s'inculano.


La prima uscita è sold-out.


La seconda è ancora disponibile sull'omonimo sito



E la terza sarà fuori in aprile al Bike Show che, ogni anno, i Rogues organizzano per Pasqua.




mercoledì 13 febbraio 2019

50 years of Easy Rider - Curiosità.

Ebbene sì!
Siamo prossimi ai 50 anni del film che ha inchiodato tanti di noi alla passione per la moto e per i chopper.

Pare che Fonda abbia disegnato in prima persona il costume di Wyatt, ispirandosi al film di John Wayne, Le tigri volanti.
Per questo scelse di cucire la bandiera americana sul retro della giacca come le tigri portavano quella della Cina.

La giacca fu cucita dalla vecchia signora Clarice Amberg, di ABC Leathers a South Gate, Ca. (poi acquisita dalla Bates).
Era decorata anche da strisce frontali ed un giromanica (sulla sinistra).
Sembra che la signora Amberg sia stata tra le primissime a fare giacche in pelle da moto colorate discostandosi dal classico nero che aveva dominato la scena per anni.

Eccola, Clarice, in un articolo di Ed Roth su Choppers Magazine dicembre 1969.




Nella sua autobiografica Don't tell Dad, "non dirlo appapà!", del 1998, Fonda racconta che indossare la bandiera in quel modo, all'epoca, fu insolito ed al tempo stesso provocatorio.
Prima dell'uscita del film, girando in moto per Los Angeles, venne fermato diverse volte.


Ma visto il film, esser fermati dai Cops era il male minore...


... "enjoy your last night, in New Orleans, brother Wyatt!"

(Thanks to Grumbler at Outlaws and Angels Bar & Grill - Idaho and Irish Rich)

giovedì 7 febbraio 2019

Bill Craddock - Nightriders San Josè.



Tempo fa' mi era stato segnalato questo bell'esempio di early frisco style,

di cui salta fuori questo scatto del 1962.


Jimmy Monk mi ha detto che anche questo è William ma ho qualche dubbio.