"Dal 1969, dopo l'uscita del film Easy Rider, al Quadraro si cominciarono a costruire i Chopper, con pezzi di moto diverse, assemblando telai, forcelle, motori, comprati dai rottamai a pochi soldi, il costo più grande era sulle cromature affidate ai bravi cromatori del quartiere, i serbatoi si costruivano per la prima volta in vetroresina ed erano quelli detti a goccia, pitturati da abili decoratori, gli ingranaggi venivano rifatti a mano,con la lima, nelle cantine adibite ad officine. Al Quadraro arrivavano richieste da tutta Italia per farsi costruire queste pazze moto artigianali, si usavano i motori più facili da trovare come i Guzzi Falcone, ma non mancavano quelli delle moto inglesi reperite dopo la guerra, come Norton, Triumph, BSA e Matchless.
Insomma, gli artigiani del quartiere sposarono appieno il significato del Chopper che esprimeva l'anticonformismo e la protesta contro le regole costituite del consumismo."
1970, Via Palmiro Togliatti. MOTO GUZZI.
1971, Via Sestio Menas. Matchless.
1972, Via Columella. BSA.
Altre varie...
(materiale suggerito da Graziano Vergara)
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