mercoledì 7 dicembre 2016

LINEE PARALLELE - Volume 3.

Signori e Signore, Giampo SPEAKS.

Quando le Aquile volavano su Torino.

"Ebbene si! Doveva ancora uscire EasyRider ed a Torino già si era girato un film ispirandosi ai motorcycle movie americani con protagonisti le “EAGLES OF LUCENTO”.
Con il tempo al gruppo si uniscono anche altri elementi che però non abitano nel quartiere “Lucento”,  arrivano da altri quartieri di Torino, il gruppo diventa più folto e da lì si tramuta in “Eagles of Torino”.
Si costruivano tutto da soli, anche perché preparatori all'epoca non ce n'erano. Da schienali con forme assurde a selle, manubri a scalino.

(E non erano secondi a nessuno in tutto il mondo, mandatelo bene a mente! NdVilmino.)

Per le prolunghe delle forcelle e piastre si affidavano ad uno del gruppo che faceva il tornitore ed era molto d'aiuto. Cromare era molto semplice anche perchè di cromatori ce n'erano molti ed a prezzi ragionevoli, si cromava praticamente tutto ciò che era in metallo,  dai pezzi ai serbatoi: un serbatoio di un chopper aveva un ornamento in metallo che ricordava una maniglia, oltre ad essere decorativa diventava utile, perché se per caso rimanevi senza benzina lo smontavi e andavi a fare il pieno.


Tony Harley fu soprannominato cosi perché un bel giorno andò sotto la Mole Antonelliana dove c'era un'officina che aveva INDIAN e HARLEY Flathead 750 civili e militari lasciate qua in tempi passati, dagli americani. Tony si fece assemblare un Harley con vari pezzi tutti funzionanti, poi costruì personalmente un manubrio Ape-hanger esagerato ed usò questo Flathead assemblato per un periodo (la si vede anche nel film “I Fiori del male”) ma dopo un po' la mollò perché gli dava sempre problemi e tornò al suo Gilera 8-Bulloni chopper. 


Nella vita di tutti giorni alcune Aquile lavoravano e altre si arrangiavano, ma quando erano tutti in  gruppo si aiutavano l’uno con l’altro, chi aveva più soldi li metteva in comune, chi non li aveva ricambiava in altre maniere… 

Si suona per cibo e benzina.

Il primo viaggio lungo del gruppo fu nel 1969, direzione Puglia... ne successero di tutti colori, quando arrivavano nei paesini, la gente sentiva il rombo dei motori, li guardava guardava e subito dopo chiudeva porte e finestre. Nonostante ciò, la gente comunque era socievole, dato anche il loro comportamento tranquillo. Quel viaggio fu pazzesco sia in positivo che negativo: Macchi e Mimmo ebbero un incidente dalle parti di Copertino. Non potevano lasciarli lì!
La sosta forzata fu lunga due settimane ma in quel paese ormai si erano ambientati, gli infermieri  avevano trovato loro da dormire e quando andavano a trovare i ragazzi era sempre festa... cibo, vino, spaghetti.
Ci fu anche un incontro con i New Trolls, sulla tangenziale di Bologna. Due auto enormi, forse americane, li sorpassarono e costrinsero il gruppo ad accostare. L’aria diventò subito tesa temendo ci fossero dei problemi. Parcheggiarono e subito sulla difensiva aspettarono la discesa dalle auto... scesero dei capelloni come loro ed erano i New Trolls che invitarono le Eagles a Rimini per il loro concerto. Volevano che le Aquile stessero sotto il palco, fu dura da far capire al gestore della discoteca che questo gruppo di motociclisti era stato invitato dal complesso, ma visto la loro insistenza i gestori chiamarono i New Trolls e tutto andò a posto. 
Durante i viaggi però non era sempre così e finiva a botte solo perché erano diversi. 
Gli anni scorrono e man mano gli ingenui anni sessanta vanno a scomparire, anche con le forze del ordine era diverso. Molti erano gli attriti e molte le fughe da Vigili Urbani e Polizia: loro sapevano benissimo in quale bar giravano le Aquile e dove trovarle ma la sfida era fermarli per strada. Non si contano gli inseguimenti, era come una corsa continua, volevano fermarli mentre correvano in moto. 
Con gli anni 70 il gruppo iniziò a  cambiare, ed anche le cose. Diventando sempre più adulti gli inseguimenti non erano più cosa e, soprattutto, scappare ed esser inseguiti era rischioso... ora la polizia sparava!
Così le Aquile iniziano a migrare verso il nord Europa, il gruppo si prepara a fare un viaggio in Olanda ma per questo viaggio non tutti partono come per il primo Run in sud Italia.


In Olanda incontrarono anche gli Hells Angels e non divennero proprio subito amici.
Conoscendosi però, maturò rispetto reciproco e qualcuno del gruppo si affiliò anche a loro.


Fatta amicizia, gli Hells olandesi vennero a trovare le Aquile a Torino e per alcuni giorni si accamparono con le tende nel cimitero sconsacrato di Lucento, un altro punto di ritrovo delle Aquile. Era un ex cimitero, un piccolo angolo verde incustodito, con sterpaglie, a 300 metri dalla piazza di ritrovo delle Aquile, dove ora ci son dei campi sportivi ed una piscina.
Le Aquile, oramai cani sciolti, non riuscivano a stare fermi, il bar era diventato stretto, sempre su e giù per l’Europa in viaggio, qualcuno del gruppo si stabilì in Olanda, aveva capito che forse era meglio.
Comunque questi viaggi tutti insieme avevano reso il gruppo più compatto, c’era come una specie di magia che li teneva uniti, vivevano il presente.
Un altro obiettivo delle Aquile era andare in India in moto e starci per un po'. Così attrezzarono le moto con sidecar, trovarono anche un cane che facesse la guardia durante gli accampamenti lungo il viaggio. Purtroppo varie vicissitudini non fecero andare a segno il progetto, solo un amico del giro ci provò: Giancarlo attrezzò il Guzzi con Sidecar ed insieme ad un amico partì con tanto di pezzi di ricambio. Ma non arrivarono mai a destinazione, in Jugoslavia si ruppe la ruota del carrozzino, in Grecia ebbero seri problemi meccanici ed il viaggio si concluse lì.
Purtroppo molti membri come Dario “ORSO”, Monky, Cris, Mimmo, Gino “Il Biondo” anticiparono l’ultimo grande viaggio. 
Le “EAGLES OF LUCENTO” rimarranno sempre un capitolo italiano importante della storia del Chopper, una banda cresciuta in quartieri difficili ai margini della Torino-motorcity."

Grande Giampo, grazie infinite per aver condiviso tutto questo.


 In piazza prima di una partenza.

Una Triumph Hurricane 750, rara anche ai tempi.
Scocca disegnata da Craig Vetter, famoso anche per vari modelli di carene Harley.

Sempre in piazza.

Aldo e Cris.

Il chopper Shovel d'oltre-oceano delle Aquile.

Il chopper di Guido e chopper lady.

Aldo ed il suo Guzzi.

FUCK THE WORLD! 

RIDE ON!





4 commenti:

Ben ha detto...

Storie straordinarie... Grazie per la condivisione e per aver ravvivato una memoria che avrebbe potuto perdersi...

Ike ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ike ha detto...

Grandioso, non sono finite queste storie vero?

Davide Aresi ha detto...

Questa è Storia, questa è cultura! Questa è vera Kustom Kulture!!