Forse è stato solo un caso, anzi sicuramente, ma mai lo slogan che ho messo in testata poteva essere più azzeccato.
CHOPPER MARGARITAS ANTE PORCOS è un mix di inglese e latino che sta per “non date le perle del chopper ai porci”.
Son sempre stato per lo sharing, per condividere la passione, se ne parlava proprio con Christiano anche in un post recente. Conosco più di un blog che scopiazza spudoratamente senza rendere merito, in fondo che male c'è. Del resto è normale che certi abbiano più stile nel passare roba vista altrove ed altri meno.
Ma quando leggo roba come
questa (per quel che c'ho capito) non posso essere che d'accordo e pensare come ha scritto Grant di FMA (“tornate a fare surf e skate e lasciate perdere le motociclette”).
Basterebbe solo un po' più di rispetto per quello che si trova sul proprio cammino.
Ma evidentemente non è più di moda.
9 commenti:
Ciao Vilmino,
ho letto bene tutto....
ed è una tega che si stanno tirando tra di loro....fondamentalmente un malinteso che avrebbero dovuto (e potuto) risolvere di persona...
c'entra niente lo sharing,ne lo scheitbord (menzionato perchè uno dei personaggi in questione lo fa)...
sono solo fatti loro.
io adesso vado a skeitare...e bloggo sereno....magari domani choppo.
un detto in dialetto Veronese dice:
Fa quel che te vol che va sempre ben!
L'america è da noi!
c.
Grande Vilmo finalmente parole ben condivise......
...spero anche che scaturiscano l'ira di qualcuno .
mi spiace x molti ma penso che nella vita non puoi essere ogni giorno una nuova maschera, poi è vero che ognuno fà quel che gli và ma non ti puoi svegliare un giorno qualsiasi credendo di essere biker da una vita, personalmente faccio a meno di tante cose o hobby che mi potrebbero interessare pur di vivere il mondo davidson al 100% tutto l'anno sia fisicamente che con la mente.
sarà ma io sia sti skeitbord che ste macchine in mezzo alle palle non ce le vedo proprio.....tutto è cambiato da quando una "k" ha preso il posto di una "c", resta un mio umilissimo pensiero ma "FUCK CARS"
cristo! stiamo per uscire dal seminato:
credo che chiuque si possa avvicinare a qualsiasi sottocultura...basta farlo con intelligenza e ovviamente (come dice vilmino nel post) umiltà...
non è ne una questione di skate o cars o che altro....
è come ci si approccia alla cosa...cazzo...faccio fatica a stecca a spiegarmi come vorrei...(probabilmente è il limite della tastiera).
credo si possano abbracciare più sottoculture assieme (dando ovviamente delle priorità)
che male c'è? basta non farlo con l'intento di (per esempio) "adesso mi prendo l'arlei che ...che poi su tal rivista c'è tutto quello che devo sapere/appiccicarmi sul gilet"...
no?
io il gilet l'ho messo al chiodo (quello del muro -_-)....dopo che una volta un tizio mi ha fatto notare una soluzione cromatica giacca-gilet(sul quale le uniche pezze erano le mie moto: yamaha e harley) che secondo lui stava a significare una certa inclinazione o certe frequentazioni...
fanculo la giacca e il gilet...e il tipo
io cerco la mia libertà e che la mia libertà non vada a sconfinare in quella degli altri....
su un vecchio numero di freeway c'era una risposta ad un lettore infastidito da certi atteggiamenti da poser dei primi anni 90....e la risposta fu che tanto chi assumeva questi atteggiamenti non si sarebbe (se non per pokissimo) mai incrociato su certe rotte....selvaggie.
-_-
ps: adesso vado davvero a skeitare!
ho citato lo skate solo per riportare la reazione di chi ha inserito quel post. ma il punto non è lo skate, nè le macchine.
da quel che ho capito io, sti due tipi che da un pezzo facevano magliette con queste belle grafiche si son visti copiare queste magliette da altri, più giovani nell'ambiente, per produrle su larga scala con l'appoggio di un marchio.
allora i primi dicono:
"cazzo, eri nuovo e ti abbiamo dato fiducia supportandoti in quel che hai organizzato, per vedere poi che il lavoro che abbiamo fatto con passione da tempo lo fai tuo, copiandoci e fregandoti del fatto che chi comprerà quella roba ignora tutto quel che c'è dietro a certe grafiche, slogan e riferimenti a questa cultura.
se questo è il tuo intento torna da dove vieni."
se così sono andate le cose mi pare il minimo che a questi girino le palle e cerchino di far sapere come sono stati inculati.
anche loro vendevano ste magliette, ma tramite il blog o il mercatino di jockeyjournal, cioè dove passava gente appassionata che riconosceva una sella a due piani anni 70, un bel chopper, una sissy di ed roth, e si prendeva una maglietta perchè rappresentava qualcosa.
la magliette che saranno prodotte invece se le comprerà gente che ignora tutto questo e che se magari vede passa' un chopper pensa anche " ma dove cazzo va quel babbeo!?!"
e questo mi sdegna, come quando VonDutch è stato dato in pasto anche al maiale, o come quando sento di gente che imbastisce club senza rispettare chi c'è già e senza saperne un cazzo di cosa significhino certe scelte.
" ma dove cazzo va quel babbeo!?!"
ihihihihihi, scusate ragazzi,non ve la prendete a male visto la serieta' dei commenti , ma questa frase mi fa morire .......
purtroppo Mousy è così che la pensa buona parte della gente quando passa una moto del genere.
Vilmo, il tuo paragone con VonDutch non fa' una piega....
com'è quel detto??
ne ho vista passare acqua sotto i ponti...
ma quando rivedi su due ruote qualcuno che avevi conosciuto 16 anni fa' al super rally e lo riabbracci, tutto il resto può andare anche a farsi fottere...
...lo stesso vale per quando ti saluta in mare un vecchio amico, che indossa la stessa muta di 20 anni fa'...
insomma le vere passioni non sono moda...
a way of life...
per tale motivo capisco l'incazzamento del tipo che si vede riprodurre qualcosa da dare in pasto al "buissnesse"
vi voglio solo raccontare questo aneddoto:
capito a cena con amici e si presenta un tipo con bel tattoo harley, che mi fa' anche te hai l'harley?? io rispondo affermativamente...
poi mi dice sottovoce...ma te al faaker ci vai in moto?? quanti giorni ci metti???
il mi nonno diceva ( non è vero ma la frase iniziata così è più di effetto) "il mestiere a chi lo sa fare e la terra ai contadini".
questo vuol dire che quando fai una cosa con passione non importa il risultato, l'importante è che chi ti vede sa riconoscerti per quello che hai fatto.
se poi qualche furbetto ti copia le magliette pazienza, speriamo che la diarrea lo sotterri
Posta un commento