Ed stesso la indossava sempre.
La "Bosh" come avrebbe potuto definirla Mad Magazine (fonte Tom Wolfe).
I mostri rappresentati non erano solo un modo per inorridire l'establishment, le mamme.
La caricatura conteneva un messaggio ben più profondo.
In quanto elogio del difetto, era una vera e propria dichiarazione di intenti contro il modello del "perfettino", tanto caro alla cultura dello steccato bianco.
Proprio come quei perfettini che facevano i disegnatori nelle case automobilistiche di Detroit.
Non erano mossi dagli stimoli che facevano sgranare gli occhi ai ragazzacci di strada.
Erano due mondi diversi e Big Daddy sapeva da che parte stare.
NO DETROIT.
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