“In Italia, il boom della
motocicletta chopper esplose dopo l'uscita del film Easy Rider.
Già a partire dal
dopoguerra, però, l'influenza dei film americani condizionava i
giovani che uscivano da un periodo buio.
Gli alleati avevano
lasciato su territorio italiano un quantitativo di mezzi incredibili
tra cui tante motociclette, i famosi WL Flathead Harley Davidson
750cc.
A Roma c'era un officina
specializzata in motociclette americane, e anche a Torino, in un
cortile vicino la Mole Antonelliana.
Da qui parte questa
avventura, da Torino, mia città natale, ‘quando le Aquile
volavano su Torino...’.
Ho sempre sentito parlare
da amici più grandi di questa banda che c'era in città, chiamata da
tutti “le Aquile”, ed in seguito dal mio carissimo amico Nunzio,
che ai tempi girava con loro.
Ma il primo membro della
banda che conobbi fu a casa di figli di Hippies. Era Dario, detto
anche ORSO.
Era molto amico dei loro
genitori e vedendomi arrivare con il mio BMW 750 R 75/5 del 1971
modificato, si prese subito bene. Gli ricordavo i tempi magici e
subito iniziammo a palare di Amsterdam, di come ci arrivò in moto
con le Aquile, ovvero THE EAGLES OF LUCENTO, di come ci rimase
abitando per un anno in una specie di “Freak accampamento città”
dentro Vondelpark, uno dei parchi principali di Amsterdam.
Con Nunzio più di una
volta siamo andati a trovarlo ed è sempre tramite Nunzio che molto
tempo dopo ebbi altri contatti diretti con loro.
Lavorando con Freeway
Magazine volevo a tutti costi documentare questa realtà, quindi dopo
varie telefonate entrai in contatto con loro e, dopo avermi
conosciuto meglio, Aldo e Tony Harley mi raccontarono una marea di
storie incredibili, erano come dei fiumi in piena.
Feci loro un’intervista
chilometrica che pubblicai sul N° 127 (dicembre 2004) di Freeway
Magazine.
Mi raccontarono che, già
prima di Easy Rider, avevano moto modificate.
Era il 1966/67, periodo
BEAT in Italia, dei primi capelloni.
Loro erano appassionati
di motociclette, ed in zona, nel quartiere Lucento, vedevano passare
un tipo con un Guzzi Falcone con due fari enormi sopra il manubrio.
Si conobbero e da lì iniziò tutto.”
“eravamo un gruppo di amici del quartiere, appassionati di moto, ma non di quelle normali, tanto che un giorno vedemmo un film chiamato Violence (titolo originale BORN LOSERS del 1967), quel film ci rese subito le idee chiare su come volevamo fare le nostre moto e come seguire una vita libera sulla strada... mancavano ancora 3 anni all'uscita di EASY RIDER!”
“eravamo un gruppo di amici del quartiere, appassionati di moto, ma non di quelle normali, tanto che un giorno vedemmo un film chiamato Violence (titolo originale BORN LOSERS del 1967), quel film ci rese subito le idee chiare su come volevamo fare le nostre moto e come seguire una vita libera sulla strada... mancavano ancora 3 anni all'uscita di EASY RIDER!”
Queste immagini rendono veramente l'idea di quanto pionieristica sia stata l'esperienza di questi ragazzi che, parallelamente ai cugini d'oltreoceano, hanno vissuto l'era pre-aftermarket, incarnando al massimo la ribellione, estetica ma non solo, che questi mezzi rappresentavano, senza alcun limite all'oltraggiosità delle linee concepite. Il tutto in un periodo in cui, l'Italia non offriva niente in termini di ispirazione.
Grazie Giampo! Non poteva esserci un inizio migliore.
And you, fuckin' motorfreakers... stay tuned!!!