Quando le Aquile volavano su Torino.
"Ebbene si! Doveva ancora
uscire EasyRider ed a Torino già si era girato un film ispirandosi
ai motorcycle movie americani con protagonisti le “EAGLES OF
LUCENTO”.
Con il tempo al gruppo si uniscono anche altri elementi
che però non abitano nel quartiere “Lucento”, arrivano da
altri quartieri di Torino, il gruppo diventa più folto e da lì si
tramuta in “Eagles of Torino”.
Si costruivano tutto da soli, anche
perché preparatori all'epoca non ce n'erano. Da schienali con forme
assurde a selle, manubri a scalino.
(E non erano secondi a nessuno in tutto il mondo, mandatelo bene a mente! NdVilmino.)
Per le prolunghe delle
forcelle e piastre si affidavano ad uno del gruppo che faceva il
tornitore ed era molto d'aiuto. Cromare era molto semplice anche
perchè di cromatori ce n'erano molti ed a prezzi ragionevoli, si
cromava praticamente tutto ciò che era in metallo, dai pezzi ai
serbatoi: un serbatoio di un chopper aveva un ornamento in metallo
che ricordava una maniglia, oltre ad essere decorativa diventava
utile, perché se per caso rimanevi senza benzina lo smontavi e andavi a fare il pieno.
Tony Harley fu soprannominato cosi
perché un bel giorno andò sotto la Mole Antonelliana dove c'era
un'officina che aveva INDIAN e HARLEY Flathead 750 civili e militari
lasciate qua in tempi passati, dagli americani. Tony si fece
assemblare un Harley con vari pezzi tutti funzionanti, poi costruì personalmente un manubrio Ape-hanger esagerato ed usò questo Flathead assemblato
per un periodo (la si vede anche nel film “I Fiori del male”) ma
dopo un po' la mollò perché gli dava sempre problemi e tornò al suo
Gilera 8-Bulloni chopper.
Nella vita di tutti giorni alcune Aquile lavoravano e altre si arrangiavano, ma quando erano tutti in gruppo si aiutavano l’uno con l’altro, chi aveva più soldi li
metteva in comune, chi non li aveva ricambiava in altre maniere…
Si suona per cibo e benzina.
Il
primo viaggio lungo del gruppo fu nel 1969, direzione Puglia... ne
successero di tutti colori, quando arrivavano nei paesini, la gente sentiva
il rombo dei motori, li guardava guardava e subito dopo chiudeva porte e finestre. Nonostante ciò, la gente comunque era socievole, dato anche il loro
comportamento tranquillo. Quel viaggio fu pazzesco sia
in positivo che negativo: Macchi e Mimmo ebbero un incidente dalle
parti di Copertino. Non potevano lasciarli lì!
La sosta forzata fu lunga due settimane ma in quel paese ormai si erano ambientati,
gli infermieri avevano trovato loro da dormire e quando andavano a
trovare i ragazzi era sempre festa... cibo, vino, spaghetti.
Ci fu
anche un incontro con i New Trolls, sulla tangenziale di Bologna. Due
auto enormi, forse americane, li sorpassarono e costrinsero il gruppo
ad accostare. L’aria diventò subito tesa temendo ci fossero dei
problemi. Parcheggiarono e subito sulla difensiva aspettarono la discesa dalle auto... scesero dei capelloni come loro ed erano i New
Trolls che invitarono le Eagles a Rimini per il loro concerto. Volevano che le Aquile
stessero sotto il palco, fu dura da far capire al gestore della
discoteca che questo gruppo di motociclisti era stato invitato dal
complesso, ma visto la loro insistenza i gestori chiamarono i New
Trolls e tutto andò a posto.
Durante i viaggi però non era
sempre così e finiva a botte solo perché erano diversi.
Gli anni
scorrono e man mano gli ingenui anni sessanta vanno a scomparire, anche
con le forze del ordine era diverso. Molti erano gli
attriti e molte le fughe da Vigili Urbani e Polizia: loro sapevano
benissimo in quale bar giravano le Aquile e dove trovarle ma la sfida
era fermarli per strada. Non si contano gli inseguimenti, era come
una corsa continua, volevano fermarli mentre correvano in moto.
Con gli anni 70 il gruppo iniziò a cambiare, ed anche le cose. Diventando sempre più adulti gli inseguimenti non erano più cosa e, soprattutto, scappare ed esser inseguiti era rischioso... ora la polizia sparava!
Così le Aquile iniziano a migrare verso il nord Europa, il gruppo si
prepara a fare un viaggio in Olanda ma per questo viaggio non tutti
partono come per il primo Run in sud Italia.
In Olanda incontrarono
anche gli Hells Angels e non divennero proprio subito amici.
Conoscendosi però, maturò rispetto reciproco
e qualcuno del gruppo si affiliò anche a loro.
Fatta amicizia, gli
Hells olandesi vennero a trovare le Aquile a Torino e per alcuni
giorni si accamparono con le tende nel cimitero sconsacrato di Lucento,
un altro punto di ritrovo delle Aquile. Era un ex cimitero, un
piccolo angolo verde incustodito, con sterpaglie, a 300 metri dalla
piazza di ritrovo delle Aquile, dove ora ci son dei campi sportivi ed una
piscina.
Le Aquile, oramai cani sciolti, non riuscivano a stare fermi,
il bar era diventato stretto, sempre su e giù per l’Europa in
viaggio, qualcuno del gruppo si stabilì in Olanda, aveva capito
che forse era meglio.
Comunque questi viaggi tutti
insieme avevano reso il gruppo più compatto, c’era come una specie
di magia che li teneva uniti, vivevano il presente.
Un altro
obiettivo delle Aquile era andare in India in moto e
starci per un po'. Così attrezzarono le moto con sidecar, trovarono anche un
cane che facesse la guardia durante gli accampamenti lungo il
viaggio. Purtroppo varie vicissitudini non fecero andare a segno il
progetto, solo un amico del giro ci provò: Giancarlo attrezzò il Guzzi con Sidecar ed insieme ad un amico partì con tanto di
pezzi di ricambio. Ma non arrivarono mai a destinazione, in
Jugoslavia si ruppe la ruota del carrozzino, in Grecia ebbero seri
problemi meccanici ed il viaggio si concluse lì.
Purtroppo molti
membri come Dario “ORSO”, Monky, Cris, Mimmo, Gino “Il
Biondo” anticiparono l’ultimo grande viaggio.
Le “EAGLES OF
LUCENTO” rimarranno sempre un capitolo italiano importante della
storia del Chopper, una banda cresciuta in quartieri difficili ai
margini della Torino-motorcity."
Grande Giampo, grazie infinite per aver condiviso tutto questo.
In piazza prima di una partenza.
Una Triumph Hurricane 750, rara anche ai tempi.
Scocca disegnata da Craig Vetter, famoso anche per vari modelli di carene Harley.
Sempre in piazza.
Aldo e Cris.
Il chopper Shovel d'oltre-oceano delle Aquile.
Il chopper di Guido e chopper lady.
Aldo ed il suo Guzzi.
FUCK THE WORLD!
RIDE ON!